Legambiente è intervenuta in merito alla denuncia presentata dal delegato dell’Enel nei confronti del Direttore e di un funzionario Arpal e contro due giornalisti dei maggiori quotidiani diffusi nell’area spezzina. “È un atto grave che assume carattere intimidatorio – ha dichiarato il presidente nazionale di Legambiente Ermete Realacci – anche in considerazione del fatto che un organismo come l’Arpal, deputato ai controlli ambientali, deve avere il massimo della possibilità di agire e riferire le sue valutazioni in merito ad eventuali o presunte violazioni di leggi, decreti e regolamenti, senza subire condizionamenti”.
Nel caso in questione – il funzionamento anomalo del gruppo 2 della centrale Enel della Spezia – l’Arpal non ha fatto altro che rilevare ciò che i cittadini hanno visto nel cielo spezzino nei primi giorni di Gennaio 1997, e cioè fumate nere provenienti da quella ciminiera.
“È molto grave che l’Enel abbia attaccato anche la stampa – ha continuato Realacci – certo Legambiente continuerà a battersi contro l’inquinamento prodotto dalla centrale Enel, evidenziando e denunciando gli eventuali pericoli derivanti da tale presenza sul territorio spezzino, e sostenendo giuridicamente il procedimento contro gli amministratori dell’Enel e gli amministratori locali, pendente come incidente probatorio da parte della Procura della Spezia”.
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