Realacci: Un messaggio di grande rilevanza, un invito al cambiamento e alla sostenibilità
“Un segno di speranza è per noi l’attenzione del Papa dedicata alle tematiche ambientali. Un messaggio che interpretiamo come una forte e altissima richiesta di cambiamento in direzione di una maggiore attenzione all’uomo, all’ambiente, allo sviluppo sostenibile della Terra. Dobbiamo augurarci che le parole del Pontefice non cadano nel vuoto”.
Così Ermete Realacci, presidente nazionale di Legambiente, ha commentato le parole di Giovanni Paolo II, che ha messo al centro del suo discorso i temi legati ai progressi della scienza e della tecnica, alla coscienza ecologica, al rifiuto della guerra e agli sforzi per la pace e la giustizia definendoli “segni di speranza”.
“È indubbio che l’attenzione e la coscienza dei cittadini sulle tematiche ambientali e sociali sia oggi più forte e più lungimirante – ha continuato Realacci – ma il quadro di riferimento, le azioni dei governi ancora sono fermi ad un vecchio modello di sviluppo che non considera l’ambiente un’opportunità e una risorsa dell’uomo, ma un vincolo. In questo senso ha ancora ragione il Pontefice a individuare nel progresso della tecnica, quando è rispettoso dell’autentica e integrale promozione umana, una grande occasione; così come è vero che il significato e il valore dell’ambiente che l’umanità va riscoprendo anche in reazione allo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali è un fatto positivo. La necessità è quella di far sì che gli Stati, in campo ambientale, sociale, politico, rispecchino i cambiamenti culturali in atto in tanti Paesi del mondo”.
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