Fertildocks: fu incendio doloso, questo il responso della perizia depositata in procura

“Lo scrivente c.t. ritiene di poter concludere che le singolarità oggettivamente riscontrate sono numerose e che tutte suggeriscono per l’evento de quo una natura dolosa massa in atto con supporti energetici straordinari”.

Queste le conclusioni dell’Ing. Marchini, c.t. nominato dal PM e depositate presso la Procura della Repubblica di Ravenna al termine delle oltre 600 pagine di perizia sull’incendio Fertildocks di Ravenna avvenuto nella notte del 20 maggio 1998 alle ore 2,50.

Nelle sue conclusioni, il perito supporta le considerazioni con una serie di valutazioni tecniche: tempi della sequenza incidentale non compatibili con la dinamica di un incendio di oltre 5000 ton. di sostanze solide, di modestissimo potere calorifico, con elevato grado di umidità; totale ed uniformante combustione fino a quota pavimento, la presenza di idrocarburi nei campioni di RSU prelevati dopo l’incendio a differenza di quanto si riscontrava nei campioni analizzati “prima”, le alte temperature raggiunte.

L’Ing. Marchini annota anche una serie di elementi di particolare importanza quali: “facilità di accesso all’insediamento e quindi all’interno del capannone per via della assenza di serrature ai portoni; iniziativa imprenditoriale intrapresa con approssimazione contrattuale fra numerosi soggetti, animati da interessi contrapposti, a fronte di un quadro normativo incerto perché in via di definizione; riserve ENEL circa l’utilizzo dei CDR; pressione dell’opinione pubblica esasperata dalla presenza fastidiosa di una massa di rifiuti maleodorante e generatrice di insetti; l’intervento ad horas del potere pubblico (Sindaco, ARPA)”.

Alcuni di questi elementi erano stati segnalati da Legambiente fin dai primi momenti con prese di posizione ben precise. L’iniziativa della magistratura deve continuare per assicurare alla giustizia i responsabili di questo nuovo episodio che a noi pare ascrivibile al capitolo dell’ecomafia dei rifiuti. Enti locali, Regione e Governo Nazionale dal canto loro sono chiamate ad assumere provvedimenti atti a scongiurare il ripetersi di simili episodi, con particolare riferimento al superamento delle incertezze del quadro normativo denunciate dalla perizia tecnica.



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