Parma è una città “fuorilegge” rispetto ai limiti imposti sull’esposizione al benzene. 3 persone (un edicolante con una bambina, un volontario di Legambiente e un postino) hanno portato con sè per un giorno “un radiello” per misurare l’esposizione al benzene nei propri percorsi quotidiani.
L’edicolante e la bambina, nel quartiere San Lazzaro, hanno subito un’esposizione giornaliera pari a 19 microgrammi per metro cubo che rientra nella fascia in cui si ha un aumento delle leucemie, quella tra 14 e 23 microgrammi segnalata da uno studio europeo presentato in un convegno organizzato dal Ministero della sanità.
Il volontario ha subito un’esposizione pari a 17,8 microgrammi percorrendo le principali vie del centro storico, mentre quella del portalettere è stata di 9,8 microgrammi nelle vie intorno al centro contabile.
“È certo un “monitoraggio spot”, compiuto nell’arco di un solo giorno – ha precisato Fabio Faccini, responsabile Legambiente di Parma – ma rimane la validità scientifica che dimostra che in città un problema benzene esiste”. Faccini ha inoltre commentato favorevolmente il piano “antismog” annunciato dal Comune, ribadendo però la necessità di un intervento drastico sul traffico, chiedendo la chiusura permanente e non occasionale del centro insieme al potenziamento dei mezzi pubblici”.
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