10 opere buone per una mobilità sostenibile

Il Piano Regionale Integrato dei Trasporti è una lista della spesa senza confronto con la realtà finanziaria ed economica del Paese al quale ogni Ente Locale sta aggiungendo altre opere. Generalmente si tratta, quasi sempre, di nuove opere stradali per un totale di decine di migliaia di miliardi. Ma non ci limitiamo a criticare le scelte infrastrutturali, né soltanto a lanciare l’allarme sul pericolo benzene.

Durante il convegno “Sì… Viaggiare: le proposte di Legambiente per una mobilità sostenibile”, svoltosi a Bologna il 26 Febbraio, abbiamo presentato una vera e propria piattaforma: 10 opere buone per garantire la mobilità, migliorare il traffico e combattere lo smog che attanaglia anche le città dell’Emilia-Romagna:

  1. un piano di manutenzione della rete stradale e ferroviaria esistente;
  2. lo spostamento di tutto il traffico pericoloso dalle strade;
  3. la realizzazione immediata del servizio ferroviario regionale, con aumento delle frequenze dei treni, maggiore comfort, il rinnovo del materiale rotabile, la riduzione dei tempi di percorrenza;
  4. l’introduzione di un sistema integrato fra i vari mezzi di trasporto collettivo;
  5. una vera e propria azione di promozione dell’uso di treni, autobus, tramvie e taxi collettivi;
  6. la realizzazione di una nuova offerta di trasporto pubblico con incentivazioni specifiche per lavoratori, giovani e studenti, in attuazione delle norme sul mobility manager nelle aziende;
  7. misure di razionalizzazione del traffico urbano che garantiscano maggiore vivibilità per le città;
  8. la realizzazione dei piani del traffico e delle misure contro l’inquinamento acustico;
  9. i piani degli orari. In questo quadro chiediamo una serie di azioni a Grandi Aziende (a partire da quelle pubbliche), Università, Istituti d’Istruzione Superiore, Associazioni degli Studenti, Movimenti dei Consumatori e degli Utenti, Organizzazioni Sindacali dei lavoratori, ma soprattutto alle Pubbliche Amministrazioni di dare vita ad azioni positive per la mobilità sostenibile.

Chiediamo inoltre un piano regionale con tempi certi, per modificare la mobilità dei dipendenti di 50 grandi aziende della Regione, con misure di incentivazione e premi per le forme di mobilità meno inquinanti e congestionanti. Accanto a questa, la richiesta di vietare il transito dei carichi tossico-nocivi e pericolosi sulle strade e il loro dirottamento su ferrovia e pipe-line, per garantire maggiore sicurezza agli automobilisti e ai cittadini che risiedono ai lati delle principali vie di comunicazione.



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