“Caccia al benzene” è una indagine realizzata da Legambiente ed Agenzia Regionale Prevenzione Ambientale emiliano-romagnole. L’operazione rappresenta il più vasto e mirato monitoraggio di questa sostanza mai realizzato in Italia: 281 ragazzi di 38 scuole medie ed elementari di 11 città dell’Emilia-Romagna hanno portato per una settimana un “radiello” e hanno registrato su un diario le loro attività.
Dai dati, non allarmanti, ma comunque preoccupanti, emerge che la media di assorbimento di benzene da parte dei ragazzi nel periodo è di 7,4 microgrammi per metro cubo.
Il 14,6% è risultato con valori oltre i 10 µg/m3 (limite di legge italiano), il 49,5% con valori tra 5 e 10 µg/m3 e il 35,9% sotto i 5 µg/m3 (valore della direttiva europea che sta uscendo). I radielli posti sui muri delle scuole hanno dato valori più bassi (78,9% tra 0 e 5 µg/m3, il 21% tra 5 e 10 µg/m3).
Le medie più alte si registrano a Ravenna (12,4 µg/m3), Rimini (8,6 µg/m3) e Piacenza (7,8 µg/m3). I più esposti sono risultati i ragazzi che usano la bici o vanno a scuola a piedi percorrendo piste ciclabili e strade piene dello smog delle auto e quelli con familiari che fumano.
“Questa indagine – ha commentato Lucia Fazzo dell’Ufficio Scientifico di Legambiente – rappresenta un importante caso di studio nazionale sull’esposizione della popolazione al benzene, visto l’alto numero degli individui presi in esame, il tempo di esposizione considerato (una settimana) e il rapporto analizzato con le concentrazioni di benzene presenti in atmosfera. Si deve ricordare che il benzene è stato dichiarato altamente cancerogeno dallo IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro). L’Organizzazione Mondiale della Sanità lo indica come responsabile dell’eccesso di casi di leucemia: fino a 29 casi su un milione di abitanti a una concentrazione di 1 µg/m3 per 70 anni”.
“Noi non vogliamo fare allarmismo – ha dichiarato Francesco Ferrante, Direttore Generale di Legambiente Nazionale – ma invitiamo i Sindaci, le Province e le Regioni a prendere atto dei risultati del monitoraggio e a provvedere ad un maggior controllo della qualità dell’aria, anche al di là di quello che prevede la legge nazionale, in via di superamento da parte della nuova direttiva dell’Unione Europea. I dati dimostrano che il problema non riguarda soltanto le città maggiori, ma anche i piccoli centri e le aree adiacenti la rete stradale. I Sindaci devono intervenire per salvaguardare l’ambiente e la salute e modificare radicalmente la gestione della mobilità e del traffico che è il responsabile dell’80% delle emissioni di benzene”.
“È necessario approfondire la conoscenza della situazione – ha sottolineato Luigi Rambelli, Presidente di Legambiente Emilia-Romagna – allargando l’indagine sulle polveri e sugli idrocarburi presenti nell’aria delle città e avviando una discussione in tutte le città coinvolte con gli amministratori e con le famiglie per riuscire ad invertire le politiche del traffico attualmente praticate, porre fine alla prepotenza dell’automobile e realizzare nuove politiche della mobilità basate sull’uso dei mezzi pubblici che vanno incentivati con nuove strategie nell’offerta dei servizi e gestione della domanda. Sottoporremo alle Giunte in carica e ai candidati la richiesta di realizzare “strade ciclopedonali” e aree pedonali diffuse, sia nei centri storici che nelle periferie”.
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