Ogni giorno assistiamo alle drammatiche immagini che ci arrivano dal Kosovo. L’inizio di questa guerra ha determinato un esponenziale aumento dei profughi che arrivano ogni giorno in Albania.
I profughi vivono in condizioni indescrivibili e la macchina umanitaria ancora nei fatti non è riuscita a partire. Nei campi manca tutto, dai generi alimentari, alle tende, ai letti all’acqua potabile e sempre più forte si fa l’allarme per le epidemie.
Stiamo cercando di capire come articolare il nostro contributo umanitario partendo dalle nostre forze e tenendo conto che la situazione in Albania è ancora fortemente instabile e caotica. Crediamo fermamente che sia necessario adoperarsi per portare il nostro aiuto al di fuori dell’Operazione Arcobaleno. In primo luogo per gli intoppi organizzativi che si stanno determinando, ma soprattutto perché Operazione Arcobaleno éparte di una strategia del nostro governo che noi abbiamo contestato sin dall’inizio. Soltanto l’impegno collettivo dei circoli e dei soci può sostanziare e far divenire realtà queste ipotesi di intervento:
Raccolta fondi
Il reperimento di fondi assume in questa fase una rilevanza centrale. L’arrivo dei materiali è infatti più complesso. Con i soldi si può far fronte prima alle esigenze immediate e noi abbiamo a Tirana un progetto di cooperazione in corso già da tempo con nostri uomini presenti in Albania.
Per contribuire versate e fate versare contributi sul c/c 12075586 intestato a Legambiente Solidarietà, causale “Bambini del Kosovo”. Questi fondi saranno utilizzati per acquistare ed allestire tutti quegli strumenti che ad oggi mancano nei campi per i profughi. I primi fondi saranno utilizzati per acquistare e montare un numero adeguato di servizi igienici nel campo di Scutari dove oltre 2.000 profughi vivono in un palazzetto dello sport del comune senza nessun bagno. I due rappresentanti dell’Alto Commissariato per i Profughi dell’ONU che gestiscono questo campo hanno richiesto ad Aldo Ferretti, nostro responsabile in Albania, questa opera come essenziale e prioritaria per evitare l’insorgere di malattie.
Stiamo individuando altri progetti di questo tipo dove convogliare i fondi futuri. Per essere incisivi è necessario rispondere alle carenze che solo chi è in Albania può conoscere. Come potete capire sono interventi abbastanza costosi.
Raccolta di aiuti
Alcuni circoli (soprattutto Festambiente a Grosseto, Legambiente Campania) stanno organizzando raccolte di materiali da inviare nei campi esistenti in Albania. Abbiamo deciso collaborare con il Consorzio Italiano di Solidarietà, cui abbiamo aderito, per il trasporto e la distribuzione del materiale come alternativa all’Arcobaleno, in quanto questa associazione appare trasparente e affidabile. Noi ancora non siamo in grado di adoperarci in prima persona per queste operazioni. Dai campi in Albania ci chiedono succhi di frutta, fagioli in scatola, legumi in scatola, fette biscottate, biscotti e simili, carne e pesce in scatola, latte a lunga conservazione e latte in polvere, formaggini, pannolini per bambini, assorbenti, garze, siringhe, disinfettanti, detersivi e detergenti, stuoini da campeggio. É necessario quindi raccogliere per ora soltanto queto tipo di materiali. Per organizzare le spedizioni chiamare Simone Andreotti allo 06/86268329.
Volontari
Stiamo studiando l’ipotesi di inviare, non appena la situazione comincerà a stabilizzarsi, squadre di volontari per supportare il lavoro di gestione di campi e di appoggio sanitario, tecnico, ludico e ricreativo per i profughi. Gli eventuali volontari che volessero dare la loro disponibilità a partire per l’ Albania possono inviare un fax allo 06/86218474 indicando nome, cognome, data di nascita e capacità professionali, all’attenzione di Simone Andreotti.
Adottare un campo
Il Circolo di Matera con Pio Acito si sta adoperando per trovare Amministrazioni Comunali del loro territorio per adottare campi esistenti conl’acquisto e l’invio di strumenti e materiali. Crediamo che questa esperienza vada valorizzata e diffusa anche ad altri Comuni. I circoli interessati ad un progetto di questo tipo possono chiamare allo 06/86268329 Simone Andreotti per maggiori informazioni.
Infine, Legambiente Puglia, ovviamente in prima linea, è già mobilitata e si sta in particolare preparando a collaborare con le altre O.N.G. (in particolare Caritas) per il prevedibile arrivo prossimo di molti profughi.
Ricordiamo che la nostra Associazione si è impegnata fin dall’inizio per fermare questa guerra e i massacri. Per aiutare i profughi albanesi e serbi bisogna adoperarsi per fermare questa guerra. Invitiamo tutti i circoli ad articolare nei territori momenti di sensibilizzazione, di iniziativa, di partecipazione alle eventuali manifestazioni nazionali contro questa guerra valorizzando tutta quella creatività che sapete esprimere.
Francesco Ferrante, Direttore Generale Legambiente
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