Incidente alla CM Manzoni di Fusignano

È necessaria una maggiore sicurezza e informazione dei cittadini sui comportamente da tenere in caso di emergenza

L’incidente che ha interessato l’azienda CM Manzoni di Fusignano nella notte fra Venerdì 16 e Sabato 17 Luglio dimostra la fondatezza dei rilievi che Il Circolo Legambiente “Il Bosco di Fusignano” ha sollevato ripetutamente negli ultimi mesi in occasione degli incontri con il Comune, con la Provincia e con l’ARPA.

Nella notte di Venerdì gli abitanti sono stati svegliati da uno scoppio assordante dal quale si è levata una nuvola di fumo, mentre l’altoparlante dell’azienda invitava a evacuare i locali. L’ARPA allertata immediatamente invitava a sua volta ad avvisare i Vigili del Fuoco accorsi poco dopo per spegnere l’incendio.

Quanto accaduto sollecita alcune considerazioni: i VV.FF. hanno potuto avvicinarsi ai locali oggetto dell’incidente solo attraverso le proprietà vicine perché non vi sono spazi adeguati intorno allo stabilimento; gli abitanti della zona non hanno ancora ricevuto alcuna informazione sui comportamenti da tenere in casi simili, che purtroppo in aziende di questo tipo non sono infrequenti.

Tutto considerato pare che non ci siano state conseguenze gravi, anche perché non sono stati interessati depositi o lavorazioni con rilevante presenza di nerofumo. A quanto è dato sapere l’incendio è stato contenuto anche per il tempestivo arrivo dei pompieri. Si è comunque in presenza di un’azienda che tratta materiali pericolosi soprattutto per la dispersione delle polveri. Purtroppo anche da parte delle organizzazioni sindacali di categoria e confederali non è stato fatto granchè per tutelare i lavoratori interni all’azienda e quelli delle restanti fabbriche della zona artigianale. Sembra che la CM di Fusignano non li interessi. Infatti non hanno neppure ritenuto di dover partecipare al tavolo istituito presso il Comune per discutere il tema della sicurezza e della tutela ambientale dentro e fuori l’azienda.

Non è scusabile che da parte delle autorità non ci sia ancora stata una informazione adeguata dei cittadini più esposti ad eventuali incidenti e fuoriuscite di polveri e che il piano di emergenza sia soltanto un elenco degli eventi accaduti, tralasciando le possibilità di incidenti di altro tipo e soprattutto la necessità di una piena informazione dei cittadini esposti. Legambiente ritiene necessario che il Sindaco, responsabile a norma di legge della salute dei cittadini, proceda quanto prima ad ottenere dall’azienda un comportamento più rispettoso della sicurezza e della salute dei cittadini e che ci sia anche da parte delle organizzazioni sindacali una maggiore sensibilità per la salute e la sicurezza dei lavoratori.



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