Goletta Verde dell’Adriatico – Diario di bordo – Domenica 8 Agosto 1999

Ore 04:30 – Si sveglia il comandante per l’approssimarsi dell’arrivo a Porto Garibaldi (ore prevista 5:30).

Ore O4:45 – Il comandante contatta via VHF Circomare di Porto Garibaldi per annunciare prossimo arrivo del Vento dell’Alba. Circomare concede l’O.K.

Ore 04:50 – Avvistiamo in uscita da Porto Garibaldi le motonavi che portano i turisti a pescare gli Sgombri ed i Palamiti. Tutte illuminate, con musica a volume massimo (un po’ il “Supermercato del pescatore”).

Ore 05:20 – Entriamo a Porto Garibaldi ed ormeggiamo nel lato sinistro davanti al Ristorante Il Faro. Traffico in entrata ed in uscita dal porto già intenso e molto caotico (regole della navigazione poco rispettate). Rinforziamo l’ormeggio perché il traffico intenso, le velocità troppo sostenute e la corrente forte provocano problemi.

Ore 08:30 – Sbarcano Mattarozzi Claudio, Coppini Giovanni e Donnini Filippo.

Ore 09:30 – Si allestisce in coperta distribuzione del materiale della Campagna “Li vogliamo vivi” e del depliant “10 consigli della Goletta Verde dell’Adriatico”.

Ore 10:30 – Arrivano gli amici del Circolo di Legambiente di Comacchio. Il Presidente, Marino Rizzati, è carico di generi di conforto che reintegrano la cambusa del Vento dell’Alba. L’equipaggio viene invitato ad una cena a casa di due gentili e generosi soci di Legambiente. Invito accettato, l’equipaggio (peraltro senza alcun pudore) esprime il desiderio di mangiare carne ai ferri (costa, pancetta, castrato) per cambiare la “dieta” fin qui seguita a base prevalente di pesce. Una accoglienza veramente amichevole, calorosa e gradita.

Ore 11:00 – Si svolge a bordo una conferenza stampa. Sono presenti: De Renzi Giacinto (portavoce di Goletta Verde dell’Adriatico); Tramonti Giovanni (comandante del Vento dell’Alba); Rizzati Marino (Presidente del circolo Legambiente di Comacchio); il Vice Sindaco e l’Assessore all’Ambiente del Comune di Comacchio ; il comandante di Circomare di Porto Garibaldi ed i giornalisti de Il Resto del Carlino e della Nuova Ferrara.

Ore 12:15 – Il portavoce parlando con pescatori locali raccoglie la notizia che esisterebbe, poco al largo dell’entrata del porto, una discarica di residuati bellici (cioè quando tali residuati rimangono impigliati nelle reti da pesca da sempre vengono scaricati in quel punto per evitare lunghi fermi del peschereccio). Voce confermata da diversi, ma non vengono indicate le esatte coordinate per poter verificare. Circostanza che andrebbe ulteriormente indagata.

Ore 14:30 – Salgono a bordo in visita Cottignoli Maria Ionne, Bertazzoli Anna e Silvagni Roberta.

Ore 16:00 – Si esce in mare sempre per combattere l’eccessiva calura e per svolgere l’attività di testimonial di Goletta Verde. Cielo sereno, mare un poco mosso, vento buono. Si arriva a circa un miglio e poi si bordeggia verso Casalborsetti. Costa con tratti molto belli e con caratteri di naturalità (dopo Lido di Spina e fino foce del Fiume Reno).

Ore 18:15 – Rientro a Porto Garibaldi.

Ore 18:20 – Si allestisce il gazebo di Legambiente per la distribuzione dei materiali della Campagna “Li vogliamo vivi” e del depliant “10 consigli della Goletta Verde dell’Adriatico”.

Ore 18:30 – Sbarcano Conficoni Mirna, Cottignoli Maria Ionne, Bertazzoli Anna e Silvagni Roberta.

Ore 21:00 – Smontaggio gazebo e partecipazione cena per l’equipaggio.

Osservazioni svolte nella giornata:

  1. Nella traversata notturna, a parte l’umidità pazzesca, l’occhio si riconcilia col paesaggio costiero. Si vedono i vuoti dall’urbanizzato nella zona Lido di Savio – Lido di Dante e nella Zona Casalborsetti – Lido di Spina. Nell’uscita pomeridiana alla luce del giorno la costa da Lido di Spina a foce Fiume Reno fa vedere i suoi splendidi caratteri di naturalità. L’idillio è spezzato solo nella conferenza stampa quando il portavoce fa una aspra critica alla urbanizzazione della costa emiliana-romagnola ed alle eccessive previsioni di nuovo urbanizzato ed infrastrutture (porti turistici, ecc…ecc…); infatti il Vicesindaco del Comune di Comacchio sembra un poco risentirsi. Successivamente gli amici di Legambiente di Comacchio chiariscono l’arcano. Esiste un progetto per la realizzazione di un porto turistico a Porto Garibaldi con annesso sviluppo immobiliare.
  2. Si chiede alle istituzioni ed al comandante di Circomare di allestire nella zona portuale un punto per il recupero delle batterie esauste.
  3. Il rispetto delle buone norme di navigazione nel canale di Porto Garibaldi sono un optional. Andrebbe indagata a fondo la questione del deposito in mare dei residuati bellici.



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