Sub “spazzini”, armati di ramazza e di tanta buona volontà in azione per ripulire la coltre di spazzatura che giace sui fondali marini più belli d’Italia. È il progetto “In fondo al mar”, frutto della collaborazione tra Legambiente e Lega Pesca per il recupero ecologico di cinque riserve marine protette: il parco delle Cinqueterre, dell’Asinara, delle Isole Egadi, di Capo Rizzuto e di Porto Cesareo.
L’operazione partita quest’estate terminerà alla fine dell’anno. Venti sub di Legambiente hanno effettuato la pulizia dei fondali della zona A della riserva marina delle Egadi. In particolare i sub e i pescatori della Lega Pesca che li accompagnavano hanno effettuato l’intervento per il disinquinamento nell’isola delle Formiche e in quella di Marettimo: il “bottino” della prima fase dell’operazione è stato di due quintali di rifiuti.
In quattro giorni di immersioni sono stati recuperati un letto matrimoniale, carcasse di motorini e biciclette, materiali ferrosi, bombole a gas, copertoni di auto, reti da pesca, perfino una decina di batterie, fortunatamente ancora sigillate (per cui l’acido non si è disperso nell’ambiente).
I rifiuti, recuperati utilizzando palloni da sub per sollevamento e i verricelli delle barche dei pescatori, sono stati raccolti sulla banchina del porto di Favignana, censiti, fotografati e avviati allo smaltimento. Durante le immersioni alcune telecamere ad alta definizione hanno effettuato riprese per verificare lo stato dei fondali prima e dopo l’intervento.
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