Parte la campagna per il miele “sicuro”. Legambiente, insieme all’Unione degli Apicoltori, ha lanciato una petizione per chiedere al Governo di battersi per una radicale ridefinizione della normativa europea sul settore, a partire dal riconoscimento del miele quale prodotto agricolo, in modo da consentire ai consumatori di avere tutte le garanzie sull’ordine e sulla qualità del dolce alimento.
Il miele infatti è uno dei pochi alimenti per cui l’Unione Europea è largamente deficitaria, tanto che il 50% di quello consumato in Italia è di origine extracomunitaria e da quando Usa e Giappone hanno bloccato le importazioni di miele dalla Cina per adulterazioni, l’Europa è diventata la discarica delle frodi.
La direttiva comunitaria, attualmente in discussione, equipara il miele ad un qualsiasi prodotto industriale, non permette al consumatore di conoscere l’origine geografica del prodotto, non definisce standard qualitativi rigorosi che consentano di combattere le adulterazioni, non consente ai Paesi dell’Unione Europea l’adozione di norme specifiche a sostegno della riconoscibilità del miele di qualità. Senza contare che nessuna legge obbliga a segnalare la data di produzione del miele, che viene così considerato senza scadenza.
Categorie:News
Rispondi