Il Consiglio di Stato ha deciso di sospendere il provvedimento di riapertura della discarica di Sari nel Parco del Vesuvio, che era stato disposto dal prefetto Romano, commissario in Campania per l’emergenza sindacale.
“Oggi ha vinto il buon senso – ha dichiarato Pasquale Raia, responsabile regionale Aree Protette di Legambiente – finalmente un atto di giustizia e libertà, ma soprattutto una vittoria dell’ambiente e del ripristino della legalità”.
La discarica di Sari, situata tra le zone uno e due del Parco Nazionale del Vesuvio, è un invaso che per molti anni è stato utilizzato per lo smaltimento dei rifiuti di vari comuni campani e dopo la chiusura della discarica niente è stato fatto per avviare una seria opera di monitoraggio e bonifica delle zone contaminate.
Recentemente il prefetto Romano, delegato all’emergenza discariche, aveva decretato un bando di concorso per l’utilizzo di una buca profonda centinaia di metri, in prossimità della discarica, vuota e ancora da riempire. Di qui il ricorso al Tar da parte di Legambiente e successivamente, dopo il parere favorevole alla riapertura della discarica da parte del Tribunale amministrativo, il ricorso al Consiglio di Stato che ha deciso di sospendere il provvedimento.
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