Per l’esercito di volontari impiegati o impiegabili nei Beni Culturali esiste uno strumento normativo che chiarisce la loro attività col Ministero. Lo hanno firmato il Ministro Giovanna Melandri e i rappresentanti di Legambiente, Archeoclub d’Italia, Arci e Auser. Ci sono voluti due anni di preparazione e il superamento della diffidenza dei sindacati. L’accordo prevede convenzioni per molte attività in musei, siti archeologici, biblioteche. Dal prolungamento degli orari di apertura al miglioramento della sicurezza, dalla sistemazione di archivi e cataloghi alla creazione di circuiti assistiti in zone cosiddette marginali, musei “minori”, campagne di informazione. Una commissione bilaterale vaglierà i risultati delle convenzioni e i possibili sviluppi.
E poiché i volontari lavorano gratis, ma i loro strumenti e assicurazioni costano, il Ministero dovrà verificare in tempi brevi la possibilità di un apposito capitolo di bilancio.
“Il volontariato – ha dichiarato Giovanna Melandri – è una grande risorsa qualificata in molti campi: per i Beni Culturali è una risorsa in più, che non sostituisce il personale dipendente, che peraltro verrà rinforzato con i mille nuovi assunti a contratto flessibile, ma rafforza in maniera sensibile l’azione del Ministero. Il protocollo inquadra i modi e apre la via a tanti possibli accordi in sede locale, con i musei e le sovrintendenze”.
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