“Chiediamo – ha dichiarato Stefano Sarti, Presidente di Legambiente Liguria – che la Provincia di Genova emetta subito un’ordinanza di diffida nei confronti delle Acciaierie di Cornigliano senza attendere la scadenza del 5 Dicembre fissata dal Presidente Marta Vincenzi per sbloccare l’accordo di programma che dovrebbe permettere la dismissione degli impianti”.
“La Presidente della Provincia – ha aggiunto Sarti – ha dichiarato pubblicamente che chiuderà le Acciaierie se Riva e gli altri “attori” non firmeranno l’accordo di programma. Noi pensiamo che, a fronte di questa decisa presa di posizione, la Provincia debba anche emettere specifica ordinanza allo scopo di rafforzare la posizione degli enti locali. Tra l’altro gli estremi per la diffida, alla luce dei dati sull’inquinamento a Cornigliano, ci sarebbero tutti. Attendibili fonti esterne alla Provincia, pur in assenza delle informazioni ufficiali che la Provincia si è rifiutata di fornirci, ci segnalano che il livello di benzopirene, noto cancerogeno, respirato dai cittadini è in media sette volte superiore ai limiti di legge, con punte di 40-50 volte superiori nei periodi di vento di mare”.
“Perché – ha concluso Sarti – i cittadini di Cornigliano non vengono tutelati dalle istituzioni competenti, Sindaco e Presidente della Provincia in primis?”
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