La salute dei cittadini è davvero uguale per tutti? Oppure i cittadini lombardi hanno diritto a respirare un’aria meno inquinata che nel resto d’Italia? Se in Lombardia il traffico si ferma in rispetto della delibera regionale che in Novembre aveva recepito quella europea sui limiti consentiti per le polveri, nel resto d’Italia questa direttiva, nonché il dl dell’Agosto 1999, sono ancora lettera morta.
Le altre regioni non hanno ancora predisposto alcuna norma per tenere sotto controllo le polveri, il pm10, tra gli inquinanti dell’ultima generazione più pericolosi e presenti in concentrazioni fuorilegge nell’aria delle nostre città.
Le polveri, oltre ad essere un ottimo veicoli di diffusione nell’atmosfera di tutti gli altri inquinanti, possono provocare forti allergie ed infiammazioni agli occhi ed alle mucose. In altre parole se ovunque si rispettassero i limiti per le polveri sottili fissati in Lombardia, il questi giorni di inquinamento molte città italiane dovrebbero quasi certamente bloccare il traffico.
“In questi giorni – ha dichiarato Ermete Realacci, Presidente Nazionale di Legambiente – si parla molto dei problemi legati al traffico. Siamo soddisfatti che si cominci a puntare l’attenzione su questi temi. Era ora, perché le nostre città sono al collasso. Ci piacerebbe però che la legge, e soprattutto la salute, fosse uguale per tutti”.
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