In pericolo lo stagno di Tartanelle in Sardegna, area di grande interesse ambientale che comprende le zone umide di Saline e Tartanelle. L’assessorato all’Ambiente della Regione ha affidato ad una cooperativa di pescatori la concessione di pesca nello stagno, che è interamente demaniale, per cui la Regione è tenuta a garantirne la salvaguardia ambientale e produttiva, ma la Edilnord ha presentato ricorso al Tar sulla base del fatto che i pescatori per accedere allo specchio acqueo devono transitare sulla proprietà privata circostante.
L’aspetto più grave, ha denunciato Legambiente, è che la Edilnord contrasta la concessione di pesca sulla base di un interesse speculativo inaccettabile, vale a dire la realizzazione del complesso di Costa Turchese, che prevederebbe l’escavo dello stagno per trasformarlo in un porticciolo ed il taglio della spiaggia per realizzare un canale navigabile per garantire l’ingresso di imbarcazioni e la realizzazione di una lottizzazione di 550.000 metri cubi. Legambiente sollecita quindi un impegno presso tutti gli organi competenti per far prevalere l’interesse pubblico e difendere il lavoro della cooperativa di pesca.
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