Dove prima c’era solo la minaccia della più selvaggia speculazione edilizia in totale sfregio del valore naturalistico dell’area, oggi sulle rive dello stagno sorge anche un capanno per il birdwatching, l’attività di osservazione degli uccelli selvatici nel loro habitat naturale e per le attività didattiche legate allo studio degli invertebrati.
È questo il risultato tangibile di SalvaItalia, la campagna nazionale di Legambiente dedicata alle aree vittime del degrado sociale e ambientale. Insomma un altro piccolo pezzo di territorio, riscattato alla malavita e reso alla frequentazione della gente, simbolo concreto di ripristino della legalità grazie alla collaborazione tra la società civile, le istituzioni e le imprese. Con il progetto ArcheoNatura, Legambiente vuole sostenere la politica del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e degli enti locali che ha portato alla nascita del parco, nella convinzione che attraverso iniziative anche di questo tipo, si rafforza la cultura della legalità e del rispetto del territorio.
“L’esperienza di Crotone è un’altra tappa importante del progetto SalvaItalia, un viaggio tra le aree marginali della nostra penisola per promuovere azioni concrete di recupero di luoghi abbandonati in contesti difficili, spesso riniti nella rete della criminalità organizzata – ha spiegato Sandro Scollato, responsabile del progetto SalvaItalia di Legambiente – e in questi casi il successo si raggiunge solo coinvolgendo chi vive e opera sul territorio, mettendo in moto un circolo virtuoso come quello che ha portato all’inaugurazione dell’area di Capo Colonna”.
Le iniziative messe a punto dalla campagna di Legambiente hanno un minimo comune denominatore: aree caratterizzate da forte degrado ambientale e sociale su cui si valuta la fattibilità di progetti di risanamento e riutilizzo attraverso attività di fund raising e di coinvolgimento di soggetti economici e istituzionali presenti sul territorio. Così sono stati realizzati il percorso di birdwatching nell’oasi dei Variconi a Castel Volturno (CE), il centro sportivo intitolato a Filippo Raciti nel quartiere di San Giovanni Galermo a Catania e il bosco didattico a Porto Cesareo (LE); così si sta lavorando ai percorsi didattici per non vedenti nel Parco Nazionale del Circeo, ai giardini della legalità per i ragazzi della scuola del quartiere Zen a Palermo, alla realizzazione di un itinerario alla scoperta della fauna e della flora a Siculiana (AG) in un terreno confiscato alla mafia.
“La Calabria è al secondo posto, dopo la Campania per i reati legati al ciclo del cemento, con 1.003 infrazioni accertate che equivalgono al 14,25% del totale nazionale – ha dichiarato Antonino Morabito, presidente regionale di Legambiente – Capo Colonna è un’area che vogliamo fortemente sottrarre all’abusivismo, uno dei tanti luoghi lungo gli oltre 700 chilometri di costa meravigliosa flagellato da una colata di cemento illegale. Dopo l’abbattimento di Copanello, speriamo che cadano altri ecomostri sotto i colpi delle ruspe e si prosegua con decisione nell’azione di ripristino della legalità”.
SalvaItalia è la campagna di Legambiente dedicata alle aree del nostro Paese penalizzate da fenomeni di degrado ambientale e sociale, con l’obiettivo di realizzare, attraverso attività di coinvolgimento, informazione e sensibilizzazione, progetti di recupero e di riutilizzo di luoghi compromessi o in stato di abbandono. SalvaItalia è anche uno strumento per diffondere la cultura della legalità e per favorire tutte le sinergie possibili tra società civile, imprese e istituzioni impegnate in territori di “frontiera”.
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