L’Italia rischia un autentico suicidio per la propria credibilità internazionale se continuerà a non fare nulla per attuare gli impegni previsti dal primo periodo di azione del protocollo di Kyoto entrato in vigore il 16 febbraio 2005. È passato il primo anno di effettiva validità degli impegni previsti dal protocollo (2008-2012), che per l’Italia prevedono un taglio complessivo delle emissioni del 6,5%, e il nostro Paese non solo non ha una strategia valida – le emissioni sono invece cresciute del 9,9% dal 1990 ad oggi – ma sta dando indicazioni contraddittorie con un rilancio del carbone e del nucleare a danno dello sviluppo di rinnovabili ed efficienza energetica.
C’è dunque il rischio che il nostro Paese, senza una strategia concreta per sostenere gli investimenti nelle fonti rinnovabili e nel settore dell’efficienza energetica perda ancora una volta il treno per fare dell’emergenza climatica un’occasione di rilancio dell’economia e fronteggiare la crisi finanziaria.
Per quanto riguarda la regione Emilia Romagna, i dati non sono confortanti: abbiamo stimato che le emissioni di CO2, considerando esclusivamente quelle dovute al trasporto su gomma ed alla gestione delle abitazioni, arrivano almeno a 11 milioni e trecento mila tonnellate annue, assorbite solo parzialmente dall’ingente patrimonio boschivo presente in regione.
Considerando l’accrescimento medio di un albero adulto, al fine di arrivare alla meta delle emissioni zero la provincia di Bologna dovrebbe aumentare la superficie boschiva di circa 26 km quadrati corrispondenti a poco più di 2,5 milioni di alberi pari all’intero comune di Castello D’Argile. La provincia di Modena dovrebbe mettere a dimora quasi 2 milioni di alberi, pari ad una superficie di 19 km quadrati, quanto il comune di San Possidonio, mentre la provincia di Ravenna dovrebbe piantumare quasi un milione e mezzo di alberi, equivalenti alla superficie del comune di Bagnara di Romagna (10 kmq). Cifre impressionanti ma sottostimate: se si dovessero considerare anche le emissioni delle attività produttive questi dati andrebbero raddoppiati o addirittura triplicati.
Per dare il buon esempio, Legambiente Emilia Romagna ha realizzato nella giornata del compleanno di Kyoto un giardino pensile che compenserà le emissioni della propria sede. Un piccolo gesto per combattere i cambiamenti climatici e adottare uno stile di vita a basse emissioni.
Un contributo fondamentale nella riduzione delle emissioni di CO2 deve essere fornito anche dai singoli cittadini attraverso piccoli gesti quotidiani. Al fine di sensibilizzare la cittadinanza in occasione della “Settimana amica del clima” e di “M’illumino di meno” (giornata internazionale del risparmio energetico), Legambiente Emilia Romagna ha organizzato un concerto acustico a cui hanno aderito gratuitamente 8 gruppi. Cogliamo l’occasione per ringraziare Acustic Jam, La Mora Romagnola, Pan-demonium, Magpie Wedding, Cupido Motel, Andrea Piermattei, Shiva Bakta, Phidge, a cui si deve lo straordinario successo dell’iniziativa. Potete trovare alcune foto dell’evento nella “Photo Gallery” di Legambiente.
Le foto della serata nella “galleria fotografica”.
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