Eravamo rimasti un po’ indietro con gli aggiornamenti del diario di bordo, ma dato che tutto il lavoro di ufficio stampa si svolge grazie alla rete cellulare e per ovvi motivi non è che ci sia sempre tantissimo segnale in mezzo al Po, negli ultimi giorni, a parte qualche breve “sprazzo” di UMTS in prossimità di qualche centro abitato, ci siamo dovuti accontentare perlopiù di una debolissima connessione GPRS.
Caorso, dicevamo… fa una strana impressione trovarsi davanti ai cancelli della centrale. Certo, l’hai vista in tv, ne hai sentito parlare, ma trovarsi lì… con i cartelli che recitano “sorveglianza armata” e le pattuglie di polizia e carabinieri (peraltro professionali e sempre cortesi) a sorvegliare il limite invalicabile… beh… fa un effetto strano.
L’appuntamento successivo è stato a Torricella di Sissa, dove abbiamo incontrato alcuni “vecchi” soci della nostra associazione e membri della nautica di Torricella. Al di là delle conferenze stampa e degli incontri pubblici, l’elemento più interessante di questa campagna sono proprio questi incontri con chi sul Po ci vive o lavora da una vita. In particolare ci ha fatto molto piacere reincontrare Ragazzini, socio di Legambiente (è sua la “Maganina” ormeggiata in porto a Torricella), con una vita passata tra mare e fiume e fermarsi a parlare con lui del “mar di terra”. Quello strano malessere che ti prende quando, dopo giorni e giorni passati sulle onde, ti ritrovi a mettere piede sulla terraferma e… tutto si muove (sembra incredibile, ma la prima volta che ti succede l’effetto è stranissimo).
Sulla rotta per Boretto, passiamo di fronte a Casalmaggiore (di nuovo!). In 4 anni di Operazione Po non ci eravamo mai fermati nella cittadina cremonese e la visita di lunedì scorso è stata una vera sorpresa. Mentre siamo in vista della torre dell’acquedotto (di cui ho già parlato fino allo sfinimento), ci chiamano da un ristorante galleggiante ormeggiato lì vicino… ci avviciniamo per capire cos’è successo e…. no, niente di particolare… hanno sentito parlare di noi e del nostro viaggio e vogliono conoscerci e offrirci un aperitivo. E così è la 4 volta in meno di una settimana che passiamo davanti a Casalmaggiore e la terza volta che attracchiamo… per la serie “da un estremo all’altro”.
La visita e la chiaccherata sono molto gradevoli come al solito, ma poi dobbiamo reimbarcarci verso Boretto e una nuova conferenza stampa. Tra l’altro eravamo stati avvisati, ma è comunque una sorta di choc, dopo tanti chilometri di fiume senza quasi incontrare anima viva, trovarsi in un porto in pieno fermento… c’è una gara di motonautica in preparazione e perciò tra imbarcazioni che vengono calate in acqua, commissari di gara che posizionano le boe ecc. sembra di trovarsi in mezzo a una versione fluviale dei box di formula uno…
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