Nucleare, rifiuti, consumo di suolo, trasporti, energie rinnovabili e democrazia e partecipazione, i temi di Legambiente per una regione “verde” e innovativa
In vista delle elezioni ormai imminenti, Legambiente Emilia Romagna ha diffuso nei giorni scorsi un appello ai candidati alla presidenza regionale a sottoscrivere 6 punti per una regione più “verde e e innovativa”; che coniughi modernità e benessere con sostenibilità e tutela del territorio. La regione Emilia Romagna, nonostante il momento di crisi economica e le diverse emergenze ambientali, è ancora un territorio che ha le risorse per concretizzare un progetto ambizioso: quello di essere una delle avanguardie del cammino tracciato dalla UE verso una società a basso tenore di CO2 che garantisca livelli elevati di benessere sociale.
Al primo posto delle richieste la questione energetica, vista non solo come una chiave di volta per la lotta ai cambiamenti climatici, ma anche come settore trainante di un’economia più verde. Le fonti rinnovabili e non il nucleare possono generare un elevato numero di posti di lavoro tra progettisti, costruttori, impiantisti e manutentori. Gli altri punti riguardano la riduzione dei rifiuti e l’incentivazione della raccolta differenziata, un limite al consumo di suolo che ha visto negli ultimi decenni una crescita inarrestabile del cemento, un ripensamento del sistema dei trasporti, che punti sulla mobilità su ferro e collettiva, a discapito del mezzo privato, per combattere la congestione e i “veleni” da traffico, strutturare processi di reale partecipazione dei cittadini nel confronto sui temi ambientali. Ad oggi Legambiente registra l’adesione da parte di 2 dei 4 candidati presidenti.
In ordine alfabetico
- Anna Maria Bernini: non sono pervenute risposte
- Vasco Errani: ha scritto “Ho avuto modo di leggere le proposte di Legambiente in vista delle elezioni regionali, riassunte in sei punti. Lei sa che negli ultimi anni abbiamo già promosso diverse iniziative che si muovono nella direzione da voi auspicata, avviando una decisa politica per il risparmio idrico ed energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili, dichiarando la nostra contrarietà all’opzione nucleare, promuovendo politiche di sostegno alla raccolta differenziata, alla riduzione dei rifiuti e per la mobilità sostenibile. La sintesi del nostro impegno è il Piano Territoriale Regionale, che definisce la strategia per il futuro e pone la riduzione del consumo di suolo tra gli obiettivi centrali dei prossimi anni. Sono altresì convinto che queste politiche richiedano una forte accelerazione, condizione necessaria a tutelare l’ambiente e a dare nuove opportunità competitive in quella Economia Verde che è diventata un riferimento imprescindibile. E’ mia intenzione promuovere il risparmio e l’efficienza energetica con l’obiettivo, ad esempio, di rendere l’Emilia-Romagna prima regione per energia fotovoltaica al 2013 e, ancora, spostare almeno il 20% del traffico regionale dalla gomma al ferro. Come avrà potuto osservare, sto caratterizzando la mia campagna elettorale con impegni precisi di qualità nei diversi settori che avete proposto all’attenzione dei candidati, cercando di raccogliere attorno ad essi la partecipazione più diffusa. Condivido molto la vostra sottolineatura sui temi della democrazia e di una partecipazione tesa a decidere bene e a prevenire i conflitti”.
- Giuseppe Favia: ha dichiarato di sottoscrivere pienamente i punti di Legambiente e che rientrano nel loro programma elettorale
- Gianluca Galletti: non sono pervenute risposte
Oltre ai candidati presidente, il documento ha finora raccolte le adesioni singole di:
- Sergio Basile (IDV)
- Stefano Lugli (Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra)
- Paola Manzini (SEL)
- Marco Mascagni (Verdi)
- Massimo Mezzetti (SEL)
- Gian Guido Naldi (SEL)
- Sandra Poppi (Movimento Beppegrillo.it)
- Luciano Vecchi (PD)
- Silvia Zamboni (PD)
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