Strane storie, racconti di fine secolo

stranestorieStrane storie è un film del 1994 scritto e diretto da Sandro Baldoni, vincitore del  Ciak d’oro per la miglior regia e il Nastro d’Argento dei critici cinematografici, arrivando anche finalista alla premiazione dei David di Donatello. Tra gli attori principali Ivano Marescotti, Silvia Cohen e Mariella Valentini.

Come dice il titolo stesso, è un film surreale che vuole raccontare in modo ironico la vita moderna, fatta di contraddizioni e mostruosità.

Durante un viaggio in treno, un uomo racconta varie storie surreali alla figlia per passare il tempo, prendendo spunto dagli altri viaggiatori che si siedono nel loro scompartimento.

La prima storia ha per protagonista un uomo che si sveglia con violenti attacchi di tosse. Presto scopre che la forte tosse è dovuta al fatto che egli non ha pagato la bolletta dell’aria e gli operai sono venuti a staccare il contatore. Dopo una corsa disperata per arrivare alla centrale dell’aria prima che chiuda lo sportello, l’uomo riesce a pagare la bolletta all’ultimo secondo, l’aria gli viene riallacciata, e ritrova sollievo fumandosi una sigaretta.

La seconda storia narra di una donna single, frustrata, che acquista un uomo al supermercato. L’atteggiamento dell’uomo appare strano e, dopo averlo corteggiato invano, la donna scopre che egli è scaduto. Restituito al supermercato come merce difettosa, verrà spedito in Ruanda.

L’ultima storia vede contrapposte due famiglie che abitano l’una di fronte all’altra: la prima è una famiglia modesta del nord Italia, la seconda una famiglia benestante di origine meridionale, che si è appena trasferita nel palazzo. Tra le due famiglie scatta subito l’odio, complice il riscaldamento difettoso che li costringe a tenere le finestre spalancate e a guardarsi l’un l’altra. La catena di scherzi e vendette si fa sempre più pesante, in un’escalation che porta ad armi sempre più potenti, finché, per rispondere ad un attacco con un carro armato, l’altro acquista una “piccola bomba atomica, di fabbricazione russa”…

Terminate le storie, i passeggeri scendono dal treno e si ritrovano in una stazione fantasma dove, in mezzo ai rifiuti, trovano la carcassa del treno Italicus, che fu sventrato da una bomba il 4 agosto 1974. La nota conclusiva del film spiega come i rottami siano stati abbandonati in un prato vicino alla stazione di Bologna: un’altra strana storia, in questo caso purtroppo vera.

E voi? Avete pagato la bolletta dell’aria?



Categorie:Cinema

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