“È inammissibile che in un’azienda moderna avvengano ancora simili incidenti, tanto più grave se si considera che Porto Torres si trova di fronte al Parco nazionale dell’Asinara, uno degli ultimi paradisi naturali del Paese. La E.On si impegni ora a ripristinare lo stato di salute del litorale, ma soprattutto ad adottare tutte le misure necessarie affinché disastri del genere non si ripetano”.
Così Vincenzo Tiana, Presidente di Legambiente Sardegna, ha commentato la perdita di olio combustibile destinato alla centrale E.On di Fiumesanto dalla nave cisterna “Esmeralda” durante le operazioni di scarico nello scalo industriale di Porto Torres. Secondo le ultime stime, la fuoriuscita dovrebbe aggirarsi intorno ai 10.000 litri e gli esperti stanno lavorando per bonificare l’area interessata dallo sversamento che rischia di interessare le spiagge di Sorso e Platamona.
“Si tratta – ha aggiunto Tiana – dell’ennesimo episodio di sversamento accidentale a danno delle nostre coste ed è ormai improrogabile avviare un piano di bonifica del territorio e ottenere adeguati risarcimenti. È il momento anche di ripensare il modello di sviluppo della Regione. Gli habitat e l’ambiente infatti sono la più grande risorsa dell’Isola, minacciata costantemente dall’industria degli idrocarburi”.
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