Continuano dopo il sorprendente successo della serata alla scoperta di Porta Galliera e del Parco Archeologico delle mura organizzato da Legambiente Turismo a Bologna nell’ambito degli eventi della “notte blu” (video) le visite guidate alla Bologna storica.
Il progetto “Alla scoperta della Bologna storica” ha già visto la realizzazione di ciclo di incontri a Porta Galliera, sede di Legambiente a Bologna, e di visite guidate che hanno riscosso vivo interesse da parte di turisti e cittadini bolognesi (video).
L’appuntamento, realizzato in occasione della “notte blu” ha visto per l’occasione un programma particolare con un aperitivo al tramonto sul terrazzo, realizzato in collaborazione con il “Banco del Pane” e un concerto unplugged con il folk irlandese dei “Radadum”.
L’iniziativa ha riscosso un successo superiore ad ogni aspettativa: centinaia di cittadini e turisti si sono infatti presentati per conoscere la storia di Porta Galliera e le iniziative messe in campo dalla nostra associazione per riscoprire e valorizzare la città storica, tanto che nel corso della serata sono stati organizzati ben 5 tour guidati per poter soddisfare la domanda.
Le visite guidate a Porta Galliera e al parco archeologico proseguono, ogni venerdì e sabato mattina in occasione anche del mercato contadino del venerdì “Dentro le mura” di Coldiretti (video).
La visita dura circa un’ora e darà la possibilità di “toccare con mano” questa storica porta di ingresso alla città. Le visite sono gratuite, ma dato il numero di posti limitato è necessario confermare la partecipazione. Nel corso della visita saranno inoltre mostrati documenti (filmati e fonti d’archivio) sulla Bologna storica.
Nel canale video di Legambiente è disponibile un documentario sul progetto di Legambiente per riscoprire la Bologna Storica, realizzato da Alberto D’Agostino e Marco Faniello, oltre al “trailer” di presentazione di Porta Galliera e del parco archeologico.
L’originaria Porta Galliera, di cui ora rimangono solo dei disegni dell’epoca come testimonianza, fu costruita nel XIII sec, infatti era una delle 12 porte d’ingresso alla città, quando Bologna fu racchiusa dall’ultima cerchia di mura. La vecchia porta trecentesca aveva la forma di una torre quadrangolare posta a cavaliere della strada con antistante ponte levatoio, che consentiva il superamento del fossato, largo circa 8 metri, poggiandosi su un avancorpo in muratura.
La Porta attuale è quella che fu ricostruita tra il 1659 e il 1663, insieme ai tratti di mura adiacenti, sul progetto finale di Provaglia, distruggendo la struttura originaria che era fortemente dissestata. La nuova costruzione presenta due facciate: quella rivolta verso l’esterno più severa e minacciosa, per sottolineare l’aspetto difensivo; l’altra, dalla parte interna alla città, dai lineamenti barocchi.
Nel 1777 tutti i ponti levatoi delle porte di Bologna furono sostituiti da ponti in pietra, perché le catene di richiamo, sbattendo contro la porta, causavano continui contraccolpi alle strutture, obbligando a frequenti e costose riparazioni dei casseri.
Nel 1848 la Porta fu protagonista dell’evento militare più importante del Risorgimento Bolognese: l’8 Agosto attraverso di essa il popolo bolognese scacciò gli austriaci e la Porta divenne un “Monumento alle patrie memorie”, titolo che la salvò da mutilazioni edilizie negli anni novanta, quando furono abbattute le mura e avviate delle trasformazioni urbanistiche per la nuova viabilità.
La porta ha subito importanti interventi:
Nel 1933 ad opera dell’ing. Zucchini, che riguardarono il rifacimento delle strutture, dei solai e dei manti di copertura, in cui fu utilizzato ampiamente il cemento, adoperato anche per le decorazioni di facciata in arenaria ormai in disastrose condizioni per via della sua friabilità
Nel 1948, in cui furono ricostruite le parti lesionate dai bombardamenti del 1944, che avevano distrutto la parte sopraelevata sul lato rivolto a nord, creando uno squarcio nella copertura e nelle murature perimetrali
Nel 2001 in cui gli interventi di manutenzione sono stati seguiti da un progetto più ampio di sistemazione urbanistica di tutta l’area, che ha voluto riagganciare la Porta al tracciato di Via Galliera, creando una piazza pedonale di collegamento e ha lasciato a cielo aperto un’area di scavo davanti alla Porta per mostrare la stratificazione delle strutture che si sono succedute negli anni, che si oltrepassa attraverso una passerella pedonale, riproponendo la suggestione dello scavalcamento del fossato.
Le visite guidate proseguono ogni venerdì e sabato mattina. Le visite sono gratuite, è però richiesta la prenotazione.
Per informazioni e prenotazioni: legambiente.alberi@gmail.com
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