Il Po è il maggiore fiume italiano, un fiume che avrebbe grandi potenzialità dal punto di vista storico, culturale e naturalistico, ma su cui non è mai decollata la navigazione turistica a differenza dei maggiori fiumi e canali d’Europa, per la mancanza di attracchi adeguati, servizi e informazioni che permettano di visitare i paesi che sorgono lungo i suoi argini.
Un fiume che negli ultimi anni, per la mancanza di un’adeguata vigilanza, è diventato terra di nessuno, preda dei nuovi “pirati”, con furti di barche e soprattutto fenomeni di pesca con metodi illegali, quali le reti a strascico e gli elettrostorditori che causano la morte di tutto il pesce nel raggio i di parecchi metri, senza fare distinzione tra le varie specie ittiche.
Legambiente, con il supporto di Massimo Becchi, di Legambiente Reggio Emilia, ha realizzato una serie di video reportage per raccontare la storia del grande fiume, dei suoi problemi e delle sue potenzialità.
Video: i nuovi pirati del fiume Po Furti di imbarcazioni e di motori e pesca abusiva. La mancanza di sistema di vigilanza ha trasformato il grande fiume in una terra di nessuno.
Video: problemi e prospettive del grande fiume Navigazione turistica e valorizzazione dei paesi che sorgono lungo gli argini del grande fiume.
Video: la qualità delle acque del Po La qualità delle acque migliora, ma è necessario riportare le persone, e soprattutto i giovani, a occuparsi e frequentare il grande fiume. Un fiume splendido dal punto di vista storico e naturalistico, che ha grandi potenzialità, come ha rilevato Legambiente durante i suoi viaggi lungo i circa 400 km navigabili del grande fiume.
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