Quante donazioni sono state fatte per la ricostruzione dell’Emilia dopo il terremoto della primavera del 2012? E dove sono finite? A che punto sono i progetti? Come si stanno spendendo i finanziamenti pubblici?
Per rispondere a queste ed altre domande, è stato creato un sito apposito per pubblicare e aggiornare tutti i dati a disposizione. Un’operazione che segna un punto di non ritorno nella gestione di simili eventi, un’esperienza pilota all’insegna della trasparenza, unica in Italia, fortemente voluta dalla Regione Emili-Romagna, dai sindaci, dagli amministratori locali, per venire incontro alle richieste di ogni cittadino o entità coinvolti nella gara di solidarietà successiva agli eventi sismici che hanno colpito principalmente l’Emilia Romagna nel maggio 2012.
Il sito web Openricostruzione, è una piattaforma aperta, un lavoro in progress dedicato al monitoraggio, alla tracciabilità di ogni risorsa messa a disposizione di 44 dei 54 comuni colpiti dal terremoto in Emilia (10 non hanno danni rilevanti al patrimonio pubblico).
Non solo: “openricostruzione” permette a ogni cittadino di poter verificare la destinazione delle risorse ma anche lo stato di avanzamento del progetto, nei suoi passi più significativi.
Sul sito è infatti possibile vedere la stima dei danni subiti, comune per comune, dalle varie strutture (scuole, palestre, case protette, edifici pubblici e così via) e le cifre finora raccolte per ogni singolo progetto di recupero o ricostruzione.
La piattaforma web risponde insomma alla domanda fondamentale che si fa ogni cittadino: dove sono finiti i soldi che ho donato dopo il terremoto? I 14,4 milioni raccolti tramite gli sms? E quelli dei grandi concerti di Campovolo e Bologna?
Sul sito si dà conto anche delle grandi e piccole, a volte piccolissime ma tutte ugualmente significative, cifre giunte sul conto corrente aperto dalla Regione Emilia-Romagna (circa 11,5 milioni finora) e tutte le donazioni effettivamente incassate dai Comuni, ovvero quelle che sono già nella disponibilità degli amministratori e che possono essere subito utilizzate.
Per ora ci sono i dati sino a fine novembre, per un totale complessivo di circa 38 milioni di euro, a fronte di una stima complessiva dei danni nei paesi interessati di circa 260 milioni di euro, costo da sostenere per riportare tutti gli edifici in condizioni di poter ospitare, in completa sicurezza, le funzioni cui sono destinati.
Fonte: Regione Emilia-Romagna
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