“Siamo dalla parte dei comitati e alle amministrazioni locali che si stanno opponendo alla realizzazione dell’impianto eolico del Monte Peglia – dichiara Alessandra Paciotto presidente di Legambiente Umbria – Le criticità che i comitati e le associazioni dell’orvietano hanno evidenziato le condividiamo pienamente. Un progetto che fa acqua da tutte le parti, non rispetta le linee guida regionali sulle rinnovabili e manca completamente della valutazione di incidenza”.
“Nonostante questo però sabato non potremo essere ad Orvieto alla manifestazione al fianco delle altre associazioni ambientaliste e dei comitati locali – continua Alessandra Paciotto – che generalizzando, considerano l’eolico e le rinnovabili la causa dello scempio del paesaggio italiano come viene scritto nel volantino che promuove la manifestazione”.
“Le rinnovabili, compreso l’eolico e insieme all’efficienza energetica, sono la grande opportunità che abbiamo per uscire dalla dipendenza dalle fonti fossili – conclude Edoardo Zanchini vice presidente nazionale di Legambiente – vanno fatte bene e con regole chiare e precise, anche con il coinvolgimento e la partecipazione delle comunità locali. Quello del Monte Peglia non va fatto perché è un pessimo progetto, ma non vuol dire che vanno bloccati gli impianti eolici in tutta Italia, visto che di esperienze eccellenti e virtuose ce ne sono tante”.
Fonte: Legambiente Umbria
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