I fari dell’Ala di Baracca a Lugo illuminano le case ben oltre viale Europa a quasi un chilometro di distanza. Dopo la “giornata del risparmio energetico” sarebbe utile dare il buon esempio e cominciare a mettere in pratica tutto l’anno i piani energetici dell’Unione.
“Piazza Baracca illuminata come Broadway”, questa la segnalazione di alcuni cittadini di Lugo che risiedono ben oltre viale Europa. I fasci di luce che illuminano il monumento all’aviatore lughese, forse come omaggio all’asso della prima guerra mondiale, “volano” sopra i tetti dei palazzi, andando ad illuminare il cielo e le abitazioni distanti quasi un chilometro.
“Dato che proprio in questi giorni si è celebrato il tradizionale appuntamento con “M’illumino di Meno”, l’iniziativa per il risparmio energetico – ha dichiarato Yuri Rambelli, Presidente del circolo Legambiente A. Cederna – ci sembra l’occasione giusta per rimarcare un utilizzo dell’illuminazione che probabilmente è eccessivo. Il risparmio energetico infatti non può essere limitato ad un solo giorno l’anno, ma dev’essere una pratica costante”.
L’associazione ha spiegato come sia giusto sensibilizzare i cittadini ai temi del risparmio, ma dato che il buon esempio vale più di mille raccomandazioni è bene andare oltre azioni simboliche come quelle di spegnere per qualche minuto l’illuminazione pubblica. È necessario cominciare a mettere in campo azioni concrete per il risparmio energetico e la riduzione degli sprechi valide 365 giorni l’anno.
“La scorsa settimana il geologo Mario Tozzi ha tenuto una conferenza a Lugo sulla “green economy” – ha aggiunto Rambelli – e ha parlato anche del problema del “green wash”, o ambientalismo di facciata, cioè la pratica diffusa di fare dichiarazioni e proclami in direzione della sostenibilità, non supportate poi dai fatti. L’Unione dei Comuni ha varato da un paio d’anni fa il piano energetico e ci auguriamo che si proceda ora celermente verso un percorso green che non si limiti ai soli interventi di sensibilizzazione”.
Come è noto, per raggiungere gli obiettivi ambiziosi dei piani energetici è infatti necessario passare dalla teoria alla pratica, intervenire sugli edifici e sull’illuminazione pubblica dando il buon esempio, e dare poi ai cittadini la possibilità di capire nel concreto quali interventi è possibile realizzare, quali sono i costi, quali i professionisti seri che si possono prendere carico della realizzazione dei lavori, senza sorprese finali per i cittadini. In altri centri abitati l’adozione di questi piani ha poi portato alla realizzazione di “comunità solari”, gruppi di acquisto e organismi in grado di consigliare e indirizzare i cittadini nelle scelte necessarie. Crediamo che questo sia l’unico modo per passare davvero dalla teoria alla pratica.
Fonte: Legambiente A. Cederna
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