L’associazione richiama le amministrazioni dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ad un maggiore dinamismo: “non bastano le iniziative di comunicazione, ci vogliono fatti”
Il Comune di Cotignola ha stanziato, per l’anno 2017, oltre 72 mila euro per la concessione e l’erogazione di contributi per interventi sugli edifici finalizzati al risparmio ed efficientamento energetico, la generica riduzione delle emissioni in atmosfera e la produzione energetica da fonti rinnovabili, oltre che il miglioramento del decoro urbano.
“Finalmente un atto concreto da parte di un Comune dell’Unione – ha dichiarato Yuri Rambelli, presidente del circolo Legambiente “A. Cederna” – anche se dalla portata ancora limitata, ma gli altri comuni cosa stanno facendo, a parte le iniziative di comunicazione?”
Nel 2014 l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha varato il piano energetico e i “piani d’azione per l’energia sostenibile” che individuano una serie di obiettivi ambiziosi per il miglioramento del rendimento energetico di abitazioni e siti produttivi, l’adozione di misure per il risparmio energetico e la produzione di energia da fonti rinnovabili. Legambiente però segnala da tempo come sia necessario passare dalla teoria alla pratica, dando cioè ai cittadini la possibilità di capire quali interventi è possibile realizzare, quali sono i costi, quali i professionisti seri che si possono prendere carico della realizzazione dei lavori.
“Finora, a parte iniziative di comunicazione non si è visto molto in tal senso – ha spiegato Rambelli – lo stesso sito “Futuro Green” realizzato dall’Unione è sostanzialmente fermo da mesi, le ultime notizie risalgono alla Fiera Biennale dello scorso settembre, fatta eccezione per “M’illumino di Meno”, e presenta più che altro informazioni generiche sui vantaggi del risparmio energetico. Non abbiamo nemmeno trovato notizia del bando di Cotignola, presente invece sul sito del Comune”.
Lo stesso marchio “Futuro green”, assegnato a quei privati che hanno riqualificato i propri edifici è stato assegnato per appena una trentina di interventi, a fronte di un patrimonio edilizio all’interno dell’Unione di varie decine di migliaia di immobili. Per raggiungere gli obiettivi ambiziosi dei piani energetici è invece necessaria una forte mobilitazione e adesione da parte della cittadinanza e delle aziende in quanto molte delle misure necessarie riguardano direttamente le azioni dei singoli più che gli interventi da realizzare su edifici pubblici, ma se in altri centro abitati l’adozione di questi piani ha poi portato alla realizzazione di “comunità solari”, gruppi di acquisto e organismi in grado di consigliare e indirizzare i cittadini nelle scelte necessarie, nella Bassa Romagna fino ad ora il coinvolgimento della popolazione è parso appena accennato.
“L’iniziativa del Comune di Cotignola rappresenta un piccolo intervento in tal senso – ha concluso Rambelli – ma finalmente si tratta di qualcosa di concreto, vorremmo sapere cosa stanno facendo gli altri Comuni”.
Categorie:News
Rispondi