Legambiente interviene sulla chiusura della biglietteria di Lugo, chiedendosi quali siano i servizi rivolti alle centinaia di persone che ogni giorno transitano per la più importante stazione ferroviaria della Bassa Romagna: poche o nulle informazioni a chi arriva e scarsa integrazione con gli altri mezzi di trasporto.
“Ci siamo messi nei panni di un qualunque viaggiatore che arrivi alla stazione di Lugo e che si debba muovere sul territorio – ha spiegato Yuri Rambelli, presidente del circolo Legambiente “A. Cederna” – e abbiamo subito notato come quello della biglietteria sia solo uno dei problemi per turisti e viaggiatori che transitano ogni giorno per questa zona”.
Sia dentro che fuori dalla stazione sono totalmente assenti le informazioni turistiche sulla città, e sulla Bassa Romagna, su come muoversi, dove andare e cosa fare. Non c’è nemmeno una cartina del centro abitato, con il risultato che chi arriva deve già sapere come muoversi o “arrangiarsi” chiedendo informazioni ai passanti.
Non va meglio per quanto riguarda l’integrazione con gli altri mezzi di trasporto: le fermate dell’autobus negli ultimi anni sono state spostate di alcune decine di metri, dal piazzale della stazione a due piccole pensiline lungo il viale, ed è quindi necessario aguzzare un po’ la vista per trovarle, ma soprattutto queste non presentano informazioni immediatamente comprensibili per chi provenga da fuori: nessuna mappa dei percorsi, solo delle tabelle orarie con i nomi delle fermate e alcune scarne indicazioni (solamente in italiano). Spesso inoltre gli orari degli autobus non combaciano con quelli dei treni, costringendo chi non abbia altri mezzi di trasporto a lunghe attese. La mancata integrazione riguarda però anche i biglietti del trasporto pubblico: da anni è infatti presente in stazione una biglietteria automatica arancione che sarebbe dovuta servire per il biglietto integrato Treno+Bus del sistema “Mi Muovo”, ma non risulta sia mai entrata in funzione e si presenta da tempo con il display spaccato.
Altro punto dolente la promozione della mobilità “leggera” ed ecocostenibile. Attraversando la strada è possibile notare una rastrelliera con le biciclette messe a disposizione dall’amministrazione comunale: un cartello appena leggibile informa come sia possibile rivolgersi all’Urp (a quasi un chilometro di distanza) per ottenere gratuitamente la chiave per il loro utilizzo, ma d’altra parte le biciclette stesse si presentano in totale stato di abbandono, arrugginite e con vari pezzi mancanti.
“Spesso in questi anni abbiamo sentito parlare di promozione del territorio e della mobilità sostenibile e “leggera” – ha aggiunto Rambelli – ma una seria promozione del territorio deve partire dalla disponibilità di servizi e di informazione chiare, possibilmente almeno anche in lingua inglese”.
Bene quindi le azioni per la riapertura della biglietteria ferroviaria, ma l’Unione dei Comuni dovrebbe fare molto altro per promuovere il territorio e la mobilità sostenibile. La proposta di Legambiente è quindi di realizzare un progetto globale di ripensamento della zona della stazione ferroviaria, una “stazione della Bassa Romagna” che sia un punto di riferimento capace di fornire informazioni e servizi rivolti a viaggiatori e turisti.
Categorie:News
Rispondi