È salpata da Venezia la Goletta Verde di Legambiente per un periplo delle coste italiane che si concluderà in Toscana il 16 agosto. L’imbarcazione ambientalista percorrerà oltre 2000 miglia, in 25 tappe, per denunciare le minacce che assediano mare e coste italiane, ma anche per analizzare la salute delle acque e per promuovere le aree marine protette, il turismo sostenibile e le buone pratiche che vedono protagonista il Mare Nostrum. Goletta Verde, infatti, è la campagna itinerante di Legambiente dedicata al monitoraggio e all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane.
Goletta Verde 2010 è la XXV edizione della campagna. Con un programma scientifico tutto dedicato alla caccia dei punti critici, mette nel mirino foci dei fiumi, gli scarichi illegali, i tratti di mare interessati da fenomeni di inquinamento e quelli compromessi dalla mancata o scarsa depurazione. Sotto i riflettori anche la pesca di frodo, gli abusi edilizi vista mare – che rischiano di lievitare con i recenti e ripetuti annunci di condono – e gli accessi negati alla spiaggia. tour 2010 di Goletta Verde, inoltre, affronterà regione per regione tutti i rischi delle estrazioni petrolifere off-shore, facendo uno screening delle piattaforme esistenti ma anche di quelle future. Ribadirà anche il “No” di Legambiente al nucleare e al carbone, a favore dell’efficienza e delle fonti pulite.
Oltre a mettere a fuoco le numerose e annose criticità del mare, il viaggio di Goletta è dedicato alla promozione della sostenibilità, in ogni sua forma, dalle fonti energetiche rinnovabili al turismo ecocompatibile, passando per le aree marine protette, il trattamento delle acque reflue, l’innovazione tecnologica, la chimica verde e più in generale, uno sviluppo sostenibile, capace di valorizzare una delle risorse naturali più preziose del Paese: i nostri 8.000 chilometri di coste.
La carta d’identità della XXV edizione di Goletta Verde è stata presentata a Venezia, in una conferenza stampa che è stata anche l’occasione per fare il punto sugli scempi perpetrati a danno dei litorali e del mare d’Italia all’inizio della stagione balneare. Insieme alla campagna, infatti, è stato presentato il rapporto Mare Monstrum 2010, ricco di numeri e storie di abusivismo, cattiva depurazione, erosione costiera, pesca di frodo e infrazioni al codice della navigazione, e realizzato da Legambiente in collaborazione con le forze dell’ordine.
“Abbiamo deciso di dedicare il monitoraggio di Goletta Verde alle criticità ancora presenti – ha spiegato Stefano Ciafani, responsabile scientifico dell’associazione – al fine di arginarne, con la denuncia e l’informazione, i danni derivanti dall’inquinamento da scarichi fognari non depurati. Tanto più che da quest’anno il risanamento dei nostri mari rischia di essere rallentato dal generoso recepimento della direttiva europea sulla balneazione. La nuova normativa italiana, infatti, ha consentito di modificare i criteri e i parametri sull’inquinamento micro batteriologico fissati per la balneabilità, con un passo indietro rispetto al 1982, quando con il decreto sulla qualità delle acque di balneazione (Dpr 470) l’Italia scelse la strada della severità e del rigore, assumendo una leadership europea che ha ormai perso. Come se non bastasse, questo regresso arriva in una situazione di deficit cronico del Belpaese, dove il 30% delle acque di fogna si scaricano nei fiumi, nei laghi e in mare senza alcun processo di depurazione. elemento di allarme è la mancata informazione alla popolazione: è finalmente on line il portale internet sulle acque del ministero della Salute, ma è un’impresa quasi impossibile comprendere quale siano le spiagge in cui è possibile farsi il bagno e quali i luoghi in cui vige il divieto di balneazione”.
Accanto alle denunce, Goletta Verde non mancherà di promuovere le eccellenze del nostro mare, come le località e le buone pratiche dei Comuni premiati con le Vele della Guida Blu di Legambiente e Touring Club, le aree marine protette, le esperienze di buona gestione del territorio e la nautica sostenibile. Altri temi forti a bordo del veliero ambientalista saranno il surriscaldamento climatico, la lotta alle emissioni di gas serra, e l’incentivazione dell’energia rinnovabile e dell’innovazione tecnologica al servizio della qualità e della tutela dell’ambiente.
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