Non sono cattivi maestri, aggredirli è segno di intolleranza verso l’autonomia
Non sono cattivi maestri. Legambiente esprime una forte e affettuosa solidarietà a Marcello Cini e agli altri fisici e scienziati dell’Università La Sapienza di Roma che sono stati additati come “cattivi maestri”, “censori”, quasi terroristi, per la sola colpa di aver voluto esprimere – con la massima civiltà – un dissenso sull’opportunità di invitare il Papa all’inaugurazione dell’anno accademico.
Si può essere d’accordo o in disaccordo con quella lettera. Ma l’aggressione di cui sono stati fatti oggetto è anche un preoccupante segno di intolleranza verso l’autonomia e la libertà scientifica.
Non sono affatto cattivi maestri, non hanno gettato fango sul nostro Paese, non dovrebbero tacere per i prossimi venti anni: sono, al contrario, tra le migliori intelligenze di questo Paese, sono uomini e donne che hanno dato credibilità e onore alla ricerca scientifica in questo Paese, pur nella miseria dei finanziamenti pubblici e privati e spesso resistendo al malgoverno delle istituzioni pubbliche.
Legambiente, che si è spesso trovata in disaccordo con le acritiche apologie della scienza e della tecnologia, non dimentica che il proprio ambientalismo ha le proprie radici anche in un pensiero scientifico libero, indipendente, critico.
Questo è un grande valore da difendere.
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