“Ci paiono fuori luogo – ha dichiarato Massimo Becchi, presidente di Legambiente Reggio Emilia – le esternazioni di alcuni esponenti politici circa la frazione di Villa Seta a Cadelbosco di Sopra, che a loro dire sarebbe investita dagli odori del futuro centro di compostaggio del verde, aggravando la situazione ambientale della zona: anzitutto questa è solo un’ipotesi, visto che l’affiancamento alla Sabar di questo centro è ancora tutto da verificare, ma certamente è molto meno impattante di una discarica vera e propria, che finalmente verrà chiusa nel corso del 2015″.
“In questo modo, ammesso e non concesso che il progetto vada in porto – ha aggiunto Becchi – si può sensibilmente alleggerire la situazione di Mancasale, che oggettivamente non è più sostenibile e dove ora converge questo materiale organico. Confidiamo nell’assessore all’ambiente di Cadelbosco, Tania Tellini, e nella sua sensibilità alle tematiche ambientali, al fine monitorare l’andamento di questo progetto, che territorialmente ricade sotto il comune di Cadelbosco, ma di fatto è di Sabar, quindi degli otto comuni della bassa. Il compostaggio è inoltre una pratica molto diffusa anche a livello domestico, tant’è che si faceva la fila per ritirare le compostiere che i Comuni fino ad alcuni anni fa distribuivano ed incentivavano, proprio perchè pratica virtuosa ed utile. Il giro verde, che intercetta grosse quantità di materiale della pulizia dei giardini e delle potature, oltre al materiale conferito nelle isole ecologiche, ha contribuito a ridurre sensibilmente la quota di rifiuti indifferenziati, però è evidente che serve ormai un centro di compostaggio moderno e in grado di ricevere quanto prodotto nella nostra provincia, evitando inutili perigranazioni di camion in altri impianti di altre province”.
Fonte: Legambiente Reggio Emilia
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