Di fronte al disastro ambientale dovuto agli incendi che ogni anno provocano un danno stimabile intorno ai mille miliardi, ci troviamo praticamente indifesi. In Italia si registra una assoluta inadeguatezza delle politiche di prevenzione ed una insufficienza delle forze preposte allo spegnimento ed al controllo del territorio, nonostante un potenziamento della flotta aerea e lo storico impegno del Corpo Forestale, dei Vigili del Fuoco e dei volontari. Non dobbiamo poi dimenticare che anche dal punto di vista legislativo non esistono adeguati strumenti. La legge che renderebbe inedificabili per dieci anni le zone percorse dal fuoco è praticamente inapplicata e le possibilità di individuare e colpire severamente gli incendiari sono sostanzialmente nulle.
Va ricordato che la quasi totalità degli incendi è dovuta alla mano dell’uomo: a volte per incuria, ma più spesso con una criminale e precisa volontà incendiaria. Gli incendi vengono appiccati con l’intento di realizzare speculazioni edilizie, come forma di protesta verso le istituzioni, come ripicche tra privati e molto spesso ad essere colpite sono zone di gran pregio, frequentemente destinate a diventare parco.
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