La decisione dell’Unione Europea di elevare i limiti di Pcb ammessi nelle carni suine e nel pollame rappresenta in questo momento una vera e propria provocazione, oltre ad un attentato alla salute.
“La gente – ha dichiarato Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – oggi vuole certezza, qualità e sicurezza. Per esempio noi, nel nostro piccolo, vogliamo far capire che è possibile mangiare naturale senza perdere il gusto e riscoprendo sapori perduti. Ma qualità, sicurezza e diversificazione produttiva oggi sono a rischio: nel 1901 in Italia venivano coltivate 50 diverse varietà di mele; oggi l’80% della produzione è fatta di sole 3 varietà. Sempre in Italia, negli ultimi decenni si sono ridotte allo stato di reliquia (meno di 1.000 esemplari) 9 razze bovine, 5 ovine, 8 tra equine e asinine”.
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